Museo di Mineralogia

 

Classificazione sistematica dei minerali

L’ordinamento dei minerali viene realizzato prendendo in considerazione sia la loro composizione chimica che le loro caratteristiche strutturali. Ne risulta una classificazione articolata in 10 classi:

I. ELEMENTI NATIVI
II. SOLFURI
III. ALOGENURI
IV. OSSIDI E IDROSSIDI
V. BORATI
VI. CARBONATI
VII. SOLFATI
VIII. FOSFATI
IX. SILICATI
X. COMPOSTI ORGANICI

I. Questa prima classe comprende gli elementi chimici che si trovano in natura allo stato nativo, rappresentati in prevalenza da elementi metallici (oro=Au, argento=Ag, rame=Cu ecc.) e non metallici (carbonio=C, zolfo=S ecc.). Le principali caratteristiche dei metalli sono in genere l’alto peso specifico, la conducibilità termica ed elettrica, la lucentezza tipica (lucentezza metallica) e la marcata malleabilità.

II. Appartengono a questa classe i minerali formatisi dalla combinazione di elementi metallici con lo zolfo (pirite=FeS2). Molti minerali di questa classe sono caratterizzati da aspetto metallico, alto peso specifico e opacità. Costituiscono la maggior parte dei minerali di importanza industriale.

III. Generalmente fanno parte di questa classe minerali piuttosto teneri, spesso solubili in acqua e con una composizione chimica semplice (salgemma=NaCl).

IV. Sono compresi in questa classe gli ossidi formatisi per la combinazione di elementi metallici con l’ossigeno (ematite=Fe2O3) e gli idrossidi in cui compaiono gli ossidrili OH- (Mg(OH)2).

V. Appartengono a questa classe più di un centinaio di minerali. Fra questi solo pochi hanno interesse pratico per la loro abbondanza e perché utilizzati per la preparazione dei composti del boro (sassolite=H3BO3).

VI. Questa classe comprende minerali molto diffusi in natura come la calcite (CaCO3) o la dolomite (CaMg(CO3)2). Sono caratterizzati da durezza inferiore a 5 e si riconoscono facilmente perché danno effervescenza liberando CO2 se trattati con HCl.

VII. I minerali che rientrano in questa classe sono caratterizzati dal gruppo (SO4) e da basso peso specifico. I solfati più comuni sono l’anidrite (solfato di calcio=CaSO4), la celestina (solfato di stronzio=SrSO4) e il gesso (solfato di calcio idrato=CaSO4•2H2O.

VIII. A questa classe appartiene un numero rilevante di minerali, ma nessuno di essi, fatta eccezione per alcuni composti delle terre rare e per un fosfato di Ca (l’apatite), ha una notevole importanza economica. Strutturalmente si caratterizzano per la presenza di gruppi tetraedrici [PO4]-3.

IX. Il gruppo di gran lunga più numeroso è quello dei silicati poichè essi costituiscono oltre il 90% della crosta terrestre. I silicati sono caratterizzati dalla presenza del silicio che mostra sempre una coordinazione tetraedrica legando attorno a sé 4 atomi di ossigeno. In base al modo di concatenarsi dei tetraedri silicio-ossigeno i silicati si dividono in sei sottoclassi:
- nesosilicati: gruppo dei granati, gruppo dell’olivina, cianite e topazio;
- sorosilicati: gruppo dell’epidoto, calamina;
- ciclosilicati: tormalina, berillo;
- inosilicati: pirosseni e anfiboli;
- fillosilicati: miche (muscovite, biotite, flogopite) e caolino;
- tettosilicati: quarzo, feldspati, feldspatoidi.

X. Appartengono a questa classe poche sostanze che possono essere suddivise in sali di acidi organici (ossalati) e negli idrocarburi ed altre sostanze organiche (ambra).